sabato 16 febbraio 2013

CFBT - Attacchi al fuoco

Attacchi offensivi al fuoco

Vi sono molti tipi di attacchi al fuoco a seconda dello sviluppo dell'incendio la geometria del locale e le ventilazioni presenti.
Verranno descritti qui di seguito, alcuni tipi di attacchi al fuoco effettuati con una lancia DMR 500.

Vediamoli nel link
https://www.youtube.com/watch?v=19XbLjlzkoc

1 - Attacco 3D - Pulsing

L'attacco 3D si riferisce al raffreddamento della fase gassosa dell'incendio nelle condizioni di pre flashover e consiste nel raffreddamento del fumo caldo prima dell'ignizione o dopo l'ignizione (rollover).
Questo attacco è stato concepito dai due ingegneri Svedesi Rosander e Giselson che con la costruzione di una lancia apposita, la lancia Fog fighter, riuscirono a calibrare il giusto attacco per nebulizzare l'acqua a sufficienza per raffreddare i gas caldi e cercare contemporaneamente di non produrre troppo vapore acqueo facendo rimanere l'ambiente più confortevole per i pompieri.

Vediamo di cosa si tratta.
https://www.youtube.com/watch?v=Csm8GWx_cPw

L'esecuzione dell'attacco ad impulsi si esegue appositamente con una lancia Fog fighter (Getto Cavo)
Che fornisce sia una portata minima di 150 litri/min che di una portata massima di 500 litri/min.
Questa lancia produce delle goccioline, alla portata minima di 150 litri/min, che vanno dai 300 ai 400 micron, quindi uno spray che può interagire con i gas della combustione inertizzandoli.
Gocce d'acqua troppo grandi non raffredderebbero i gas oltrepassandoli e sbattendo poi contro il soffitto, producendo troppo vapore acqueo che a sua volta spingerebbe i gas caldi a terra.
L'espansione del vapore acqueo è una cosa a cui, il pompiere in attacco, deve rapportarsi perché potrebbe farsi bollito da solo!!
Le pulsazioni saranno di mezzo secondo a rotazione nel compartimento con un angolo dello stream di 60° in modo da prendere più porzioni di fumo possibile ed un angolo della lancia da terra di 45°.

Vediamo l'espansione del vapore acqueo nella tabella.
Grimwood.P – Fog Attack – 1992

Vediamo la temperatura che va dai 600 agli 800 °C  che è quella presente in un compartimenti dove l'incendio va verso il Flashover.
Quindi ATTENZIONE AL VAPORE ACQUEO!!!

Il problema si può ovviare con una ventilazione tattica, se possibile farla, creando uno sfogo dalla parte opposta, una finestra ad esempio, cosi che il vapore acqueo esca con il fumo ed il calore.
Nella procedura di entrata al compartimento, insegnata durante i corsi CFBT, dopo aver visto a che punto è il piano neutro e raffreddato l'interno del locale con acqua nebulizzata verso il soffitto, si entra se la temperatura lo permette, lo si potrà apprezzare, vedendolo dalla vaporizzazione o non della pulsazione d'acqua data, quindi si chiude poi la porta proprio per non dare aria all'incendio che aumenterebbe d'intensità ed anche per le ventilazione impreviste punto - punto, si avanza di 1,5 m circa e si effettuano le pulsazioni inertizzando la piuma di fiamma, i rollover ed i gas in sospensione fino al  raggiungimento del focolaio.
Come abbiamo visto nel video, abbiamo molte varianti dell'attacco 3D a seconda dell'intensità della piuma del fuoco e della possibilità o non di raggiungere il focolaio.

Vediamo il link di un attacco pulsing con raffreddamento dei gas attraverso la termocamera:
http://www.youtube.com/watch?v=c0rac7Jgw2Y

2 - Attacco massiccio 
Questo attacco è un attacco che si effettua in fase di flashover o comunque in un incendio pienamente sviluppato o in fase di decadimento quando le pareti stanno trattenendo molto calore all'interno e l'entrata è ormai sconsigliata.
A questo punto dell'incendio abbiamo a che fare con la fase combustibile dell'incendio che pretende portate maggiori rispetto a quella richiesta dalla fase gassosa.
L'esecuzione di questo attacco che può essere effettuato in molti modi tra cui l'esecuzione delle lettere ZOT oppure in rotazione disegnando un "8" agisce per raffreddamento e soffocamento del fuoco con la massiccia produzione di vapore acqueo, questo crea un diluizione dell'ossigeno come avviene per gli impianti fissi "hi fog". La sua esecuzione con portate alte dell'ordine di 500 litri/min darà la completa estinzione del fuoco. 
In questo caso dato che non è richiesta ormai la nostra penetrazione all'interno del locale data dall'intensità del calore in alcuni casi dell'ordine di 6 MW (fonte Tattical Firefighting P. Grimwood) si potra produrre il vapore acqueo sufficiente per l'estinzione, se contemporaneamente viene aperta una ventilazione tattica nella parte opposta del locale il tutto sarà supportato anche da un buon confort (visibilità, calore per irraggiamento e ritorno di vapore fuori dal locale) per chi sta commettendo l'attacco. 

Vediamo link di una attacco massiccio.
http://www.youtube.com/watch?v=mBb2qMZMrZQ

Video di un attacco con ventilazione.
http://www.youtube.com/watch?v=Nac9cJiB-s8

L'uso della ventilazione "TATTICA" e NON INDISCRIMINATA per rilasciare il calore ed il vapore è una pratica da tenere in considerazione quando si effettua un attacco offensivo ad un incendio pienamente sviluppato.

Altre info su
www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com

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